Trieste e Lubiana

Ottobre 2019 – Un weekend a Trieste diventa l’occasione (tra le altre) per una veloce escursione in Slovenia. Lubiana mi stupisce. E’ domenica e mi sarei atteso un centro con poco movimento, vista la chiusura del famoso mercato cittadino; i viali lungo il fiume sono invece molto animati, i locali pieni di gente, le strade sono ricche di bancarelle e negozi interessanti. Lubiana ha un profilo elegante, da città mitteleuropea, e si sviluppa lungo il fiume Ljubljanica, punto di riferimento per tutti gli itinerari. Seguendo le due sponde si incontrano quasi tutti i punti di interesse, dal ponte triplo alla piazza civica, dal curioso edificio della biblioteca al ponte dei draghi. E tanti scorci che invitano a camminare senza una meta precisa godendosi la tranquillità della piccola capitale slovena.  Una visita merita anche il castello: elegante e ben curato, offre una bella vista sulla città. Annotazione gastronomica: per caso entriamo nella pasticceria “La chocolate”, piccola bottega che vende una grande varietà di cioccolatini, appaganti sia per l’occhio che per il palato. Altra tappa consigliata!

    (lungo il fiume)

    (scorcio di Lubiana con il castello)       (scorcio di Lubiana)

(Il ponte triplo e la chiesa Francescana)

Nel pomeriggio una veloce deviazione prima del ritorno in Italia. Il lago di Bled, luogo molto fotografato a cui mi avvicino con forti aspettative. Il lago è di piccole dimensioni e in circa mezz’ora di barca (a remi) si può raggiungere la piccolissima isola, dove si trovano la chiesa, un bar ristorante e qualche panchina. Intorno le montagne ma anche qualche edificio che deturpa il paesaggio. Ripartiamo con qualche rimpianto, forse si poteva rimanere qualche ora in più a Lubiana, città dall’atmosfera più autentica e meno turistica di Bled. Luogo gradevole insomma ma non memorabile.

(lago di Bled)

Infine Trieste. Città di confine, ricca di storia, anche tragica. Dedichiamo a Trieste e dintorni un paio di giorni. Due i luoghi da non perdere alle porte della città: il castello di Miramare e la Grotta Gigante. Poi Trieste, che si presenta un po’ caotica ma con la sola piazza dell’Unità d’Italia che vale il viaggio, con i grandi palazzi, i caffè storici e l’apertura sul mare verso il molo Audace. Un luogo da vedere almeno due volte: di giorno e di notte. Altro luogo simbolo il canal grande con la statua di Joyce ed il tempio serbo-ortodosso. Infine Risiera di San Sabba e foibe di Basovizza, due luoghi per non dimenticare cosa accadeva solo settant’anni fa.

Una curiosità. A pochi chilometri da Trieste si trova la frazione di Prosecco. Un nome importante, quello di un vino famoso nel mondo ma per che una lunga storia si produce altrove. Ci fermiamo quasi per caso, una sera, alla Trattoria sociale di Prosecco. L’arredamento è datato, l’atmosfera da circolo di paese. Un ragazzo molto gentile gestisce sala ristorante e bar. Il menù offre piatti di carne della cucina serba e slovena a prezzi più che ragionevoli. Alla fine mi posso dire soddisfatto: un buon rapporto qualità/prezzo e la sensazione, positiva, di aver provato qualcosa di diverso.

 

(Castello di Miramare)

     (Piazza Unità d’Italia)

     (Canalgrande)