Islanda – il meglio in una pagina

 
  • Un’escursione tra le montagne colorante; i paletti di diversi colori indicano i sentieri, più o meno lunghi.
  • La cascata di Seljalandsfoss; un breve sentiero permette di camminare dietro alla cascata.
  • La spiaggia nera di Vik e l’arco di Dirholaey.
  • Jokulsarlon. Forse il vero simbolo dell’Islanda. Icerbeg grandi e piccoli che si staccano dal ghiacciaio e scivolano verso il mare. Un luogo tanto spettacolare quanto malinconico. Da non perdere un tour in gommone tra gli iceberg.
  • I villaggi dell’Est. Non per tutti forse. L’Islanda più commerciale termina forse a Jokulsarlon. I villaggi della costa Est, piccoli e ordinati, ci mostrano l’Islanda degli islandesi. Poche case, spazi sconfinati e tanto silenzio.
  • Dettifoss. La cascata più spettacolare a mio giudizio. Alta 44 metri e larga 100 impressiona per il contesto in cui è inserita. Un canyon desertico, all’improvviso, mostra la più imponente cascata del paese.
  • Krafla e Namaskard. Due aree dove gli effetti dell’attività vulcanica sono evidenti. Distese di lava, pozze di acqua bollente, laghi dai colori “impossibili”, solfatare. E salendo verso la vetta nell’area del Namaskard si può ammirare la vastità di questi fenomeni.
  • Akureyri. La capitale del Nord. Piccola cittadina, ordinata ed elegante, dove spiccano i colori delle abitazioni.
  • Snaefellsnes. Penisola della costa Ovest, non lontano dalla capitale Reykjavik, dove si trova una sintesi dell’Islanda. Dal vulcano che ha ispirato Verne alle spiaggie nere, dal solitario faro arancione ai piccoli villaggi, fino alle colline con fiumi e cascate. Tutto in cinquanta chilometri.
  • Geysir. Lo spettacolo del getto d’acqua che sale verso il cielo.
  • I Puffins (pulcinella di mare). Piccoli uccelli dal becco colorato che non possono non ispirare simpatia. Si possono ammirare, a debita distanza, nei pressi alcune scogliere dell’isola.