Luglio 2016. Crociera nel mar Baltico tra le “capitali” del Nord. Il viaggio inizia da Stoccolma, cui potremo dedicare un po’ più di due giorni, molti intensi. Tappa successiva sarà la capitale della Finlandia, Helsinki; due giorni a San Pietroburgo, infine la capitale estone, Tallin. Di seguito un breve resoconto del viaggio, qui invece le gallerie fotografiche: Stoccolma, Helsinki, San Pietroburgo, Tallin.
Stoccolma
La città sorge su un arcipelago, composto da migliaia di isole, e colpisce subito per la sua eleganza, l’ordine e la pulizia. E se questi possono essere considerati tratti caratteristici di tutto il Nord Europa, Stoccolma riesce, al tempo stesso, ad essere vivace, ricca di attività ed eventi e ad offrire opportunità di relax e divertimento.
Gamla Stan è il nucleo storico della capitale svedese. Qui si trovano il Palazzo Reale, la piazza di Stortoget, il Parlamento, palazzi e residenze (Stenbockska e Wrangelska quelle che ho apprezzato di più), l’immancabile chiesa (Riddarholmskyrkan). Ma il bello di questo piccolo quartiere è l’atmosfera, con negozi di artigianato, ristoranti e caffè all’interno di palazzi d’epoca. Vale la pena girare “a caso “ in questa zona, senza fretta, e scoprire gli angoli più nascosti. Si passerà forse due volte (o anche di più!) da Stortoget, si sbucherà spesso sul mare pensando di aver visto tutto ma con il passare dei minuti si scopriranno tanti scorci nuovi e il tempo volerà.
A nord di Gamla Stan sorge la City, il cuore commerciale di Stoccolma con strade larghe e regolari, grandi negozi e centri commerciali. Il traffico qui è un po’ più intenso ma sicuramente sostenibile. Dalla City si può proseguire, attraverso un sistema di ponti, verso Skeppholmen, una piccola e verde isola che ospita alcuni tra i musei più importanti della città. L’ultimo ponte porta a Kastellholmen, un’isola di granito dove sorge un piccolo castello in stile medioevale con vista sulla città. Ritornando sui propri passi si raggiungerà Blasieholmen, da cui si potrà imboccare la storica Strandvagen ed arrivare a Djugarden, un enorme polmone verde all’interno della città. Qui merita sicuramente una visita il Vasamuseet, che ospita la nave Vasa, affondata dopo solo un chilometro di viaggio nel 1628 e ritrovata in perfette condizioni negli anni ’50 del Novecento. Anche il museo all’aperto di Skansen e il parco divertimenti di Gruna Lund sono sicuramente degni di nota.
Dalla parte opposta della City, quindi ad Ovest, si trova invece il quartiere di Kungsholmen con il Radhuset e soprattutto lo Stadshuset, il municipio della città, dove ogni anno si tengono le celebrazioni per i premi Nobel. La zona di Sodermalm, a sud di Gamla Stan, viene a volta sottovalutata ma è invece tra le più interessanti. Superato l’impegnativo sistema viario di Slussen si entra in quartiere tranquillo, con una tra le vie più belle della città: la Fjallgatan. Si tratta di una strada stretta ed acciottolata che si arrampica sulla collina e che offre, nel punto conclusivo, un bella visuale sulla città e sull’acqua. Sempre in questa zona si trovano il parco Vita Bergen, la Katarina Kyrka e, un po’ più distante, Tantolunden. In questa area verde gli svedesi hanno realizzato piccoli e curatissimi cottage, collegati da sentieri pedonali ed utilizzati come seconde case. Una delle più belle sorprese di questa città.
La città offre poi tanto altro, anche nei suoi quartieri meno centrali. La visita di Stoccolma non può non prevedere qualche gita “fuori porta”. Le opportunità sono tante, tantissime, ma due sono irrinunciabili. Un giro in battello per i canali della città e poi verso la parte esterna dell’arcipelago, con le tradizionali case rosse, spesso raggiungibili solo via mare. Per concludere la residenza di Drottingholms, sul lago Malaren.
Due consigli pratici per la visita della città. L’autobus hop on hop off permette una veloce panoramica della città ed è l’ideale per riposarsi tra una camminata e l’altra. La Stoccolma card, infine, può essere molto utile. Sicuramente costosa offre però la possibilità di visitare musei, palazzi e tanto altro; da non sottovalutare vista anche la possibilità che, a tratti, il clima volga al brutto.
(Stortoget) (Palazzo Reale e Parlamento)
(Gamla Stan) (L’arcipelago)
Helsinki
La capitale finlandese stupisce per la sua tranquillità: ordine e silenzio regnano sovrani anche nei giorni lavorativi. Poche le ore a disposizione per la visita di Helsinki ma che risulteranno comunque sufficienti per un giro soddisfacente ed abbastanza esaustivo, quanto meno del centro. Punto naturale di partenza la centrale Piazza del Mercato, con vista sul mare e sulle isole circostanti. Il mercato offre di tutto: dalle specialità gastronomiche finlandesi ai fiori, fino all’antiquariato e molto altro. In pochi minuti si raggiunge la piazza del Senato, dove sorgono alcuni tra gli edifici più importanti della città: il Palazzo del Governo, l’Università, la Biblioteca e la Cattedrale, il simbolo di Helsinki, visibile per forma e posizione da diversi punti della città. Dopo la visita alla Cattedrale e le foto di rito, visitiamo la Biblioteca, molto interessante. Proseguiamo il giro per le eleganti vie centrali, con negozi e tanti spazi verdi. Ritornati alla Piazza del Mercato iniziamo la visita del quartiere russo anche se la Cattedrale ortodossa di Uspenski effettua chiusura proprio il lunedì. Aperta invece la “Chiesa nella Roccia”, singolare costruzioni scavata nel granito, forse un po’ fredda ma sicuramente unica nel suo genere. Rimane il tempo per una veloce visita ad alcuni quartieri periferici, dove gli edifici moderni ben si inseriscono nel verde e in qualche costruzione d’epoca. Ultima tappa prima del rientro al porto il quartiere del design, con qualche negozio interessante ma complessivamente al di sotto delle aspettative.
(Piazza del Mercato) (Cattedrale)
(veduta di Helsinki)
San Pietroburgo
Terza città visitata, in stretto ordine cronologico, San Pietroburgo. Due le giornate in terra russa, per ragioni di visto nell’ambito di una visita guidata che pur seguendo il classico itinerario “turistico” risulterà di grande interesse anche per noi, abituati a muoverci in autonomia. San Pietroburgo, costruita a partire dal 1600 da architetti europei, presenta palazzi e residenze grandiose, tappe obbligate per qualunque itinerario. Il tour inizia con la cittadina di Pushkin, dove sorgono le due residenze “estive” degli zar. Visitiamo prima il palazzo di Peterhof e la bella giornata di sole permette di apprezzare il magnifico parco con il sistema di fontane e giochi d’acqua più grande al mondo. Percorrendo il viale principale si arriva sino allo sbocco sul mare, nel golfo di Finlandia, dopo aver superato qualche trabocchetto: lo zar aveva infatti fatto costruire (innocue) trappole per i suoi ospiti, con getti d’acqua nascosti ed altre insidie. Se Peterhof stupisce per i giardini, il palazzo di Caterina colpisce soprattutto la sua architettura, interna ed esterna. Il coloro azzurro vivo e le cupole dorate lo rendono unico nel panorama delle grandi residenze; tra le sale riccamente decorate spicca la “camera d’ambra”, ricostruzione della sala andata perduta durante l’occupazione tedesca. Prima di ritornare in città l’immancabile pranzo in un ristorante tipico, dove assaggio con grande curiosità tutti i piatti e prendo nota di una particolare abitudine russa: il superalcolico, ovviamente Vodka liscia, viene distribuito prima del pranzo, equivalente del nostro aperitivo.
Nel pomeriggio entriamo finalmente in città. La periferia non è certamente invitante, con immensi palazzoni di cemento ed evidenti segni di degrado. Il centro, pur trafficatissimo, è invece all’altezza delle aspettative. Puntiamo direttamente ad uno dei simboli della città: la chiesa del Salvatore sul sangue versato, con le cupole colorate che i turisti cercano disperatamente di fotografare da ogni angolo e il museo dei mosaici all’interno.
Il secondo giorno inizia con una veloce visita all’Hermitage (peccato per scelta delle sezioni, in prevalenza fiamminghi, forse si poteva fare meglio) ed un interessante crociera sui canali e sulla Neva, che permette di vedere la città da un punto di vista diverso e, soprattutto, lontano dal traffico. La giornata prosegue quindi con una carrellata degli scorci grandiosi di San Pietroburgo: la piazza del Palazzo con, appunto, il Palazzo d’Inverno e a seguire lungo la Neva gli edifici che compongono il grande museo dell’Hermitage, quindi in direzione opposta tutta la strada fino all’ammiragliato. Poi in rapida successione prospettiva Nevskij, cattedrale di Sant’Isacco, palazzo Stroganoff ed un veloce ritorno alla Chiesa del Salvatore sul Sangue versato, questa volta con vista anche dal canale Griboedov. Per l’ultima parte della giornata ci spostiamo dall’altra parte della Neva, verso la Fortezza di Pietro e Paolo con la Cattedrale, l’Isola delle Lepri, le Colonne rostrate e l’incrociatore Aurora. E tanti palazzi, residenze e monumenti a cui non riesco ad associare un nome ma che arricchiscono questo grande museo all’aperto dell’architettura che è San Pietroburgo.
(Peterhof) (Chiesa del Salvatore) (Chiesa di Pietro e Paolo)
(Palazzo di Caterina) (Palazzo d’Inverno)
Tallin
Ultima città visitata, sotto una pioggia battente, Tallin. L’aspetto è completamente diverso, complice forse anche il cielo nero. Le mura perfettamente conservate racchiudono un dedalo di vie strette, con case antiche e tante botteghe. Il cuore della città vecchia è la Piazza del Municipio; saliti sulla torre possiamo vedere il contrasto tra la parte storica e i grattaceli della moderna Tallin. Il centro è ricco di locali, moderni ed eleganti, alcuni anche sofisticati; nulla da invidiare, insomma, alle altre città europee. Visitiamo anche una libreria dove trovo un souvenir molto particolare: il manuale delle giovani marmotte in estone. Forse non lo leggerò mai ma mi sembrava perfetto per la libreria, non lontano dall’immancabile Matrioska e dalla lignea renna scandinava. La visita di Tallin prosegue quindi con la Cattedrale ortodossa Alexander Nevskij e le torri difensive, oggi spesso adibite a ristoranti o bar. Infine saliamo alla collina di Toompea, altro bel punto di osservazione dei tetti cittadini. Il poco tempo non ci consente di spingerci nella parte nuova della città e dopo aver esplorato qualche altro stretto vicolo facciamo ritorno alla nave.
(Piazza del Municipio) (Municipio di Tallin)
(Le mura) (La Chiesa Ortodossa)
Chiudiamo quindi quest’esperienza, molto “concentrata” nel tempo ma anche molto varia, con l’eleganza dei palazzi di San Pietroburgo e l’atmosfera unica di Stoccolma che spiccano tra i ricordi.